Enigmi ad occhi aperti

Lunedì …
occhi aperti,
guardi fuori e ti arrendi,
la città alle sette del mattino.
Sulla strada di sempre
le automobili ferme.
Lunedì …
e già son troppe le parole.
Insegui l’aquilone
perduto nello spazio,
in cerca di un pensiero
per niente allineato….
Cristina Donà

Ormai ci siamo, mi dico e prima del solito quest’anno. Nell’aria ci sono tutte le tracce della primavera. Mi guardo intorno tutto è pronto, carico di energia, gemme sui rami, narcisi in fiore e soprattutto luce. Ma piove ancora, piove spesso, l’umore è sulle montagne russe e le giornate di sole sono rare e sorprendenti. Tempo perfetto per portare gli occhi a qualche mostra.

reggio-bici

Domenica ero a Reggio Emilia per immergermi nelle illusioni di ESCHER con previsioni da ombrello. La città era invece abitata da un sole inaspettato e da tante, tante biciclette. Come non scaricare Pedalup? Applicazione nata per le piste ciclabili di Parma e Reggio Emilia ma in espansione. Ci si trova info sul bike sharing, sul che fare in caso di ruota a terra e anche sulle calorie consumate. Un bel modo di affrontare poi, ad armi pari (…bella illusione?), lo gnocco fritto.

predestination

La mostra (aperta fino al 23 marzo a palazzo Magnani) resta comunque una gioia per gli occhi e per il cervello.
“…con le mie stampe, cerco di testimoniare che viviamo in un mondo bello e ordinato e non in un caos senza forma, come sembra talvolta. I miei soggetti sono spesso anche giocosi: non posso esimermi dallo scherzare con le nostre inconfutabili certezze. Per esempio, è assai piacevole mescolare sapientemente la bidimensionalità con la tridimensionalità, la superficie piana con lo spazio, e divertirsi con la gravità… E’ piacevole osservare che parecchie persone sembrano gradire questo tipo di giocosità, senza paura di cambiare opinione su realtà solide come rocce.” Escher

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A parte la smisurata maestria tecnica di Escher (soprattutto nella xilografia) guardare i suoi enigmi bidimensionali è un gioco visivo che porta sulla soglia del disorientamento… ne esco con una gran voglia di aggirarmi in archittetture inquietanti, di rivedere Inception. O rileggere “Il colore della luna” di Paola Bressan, piccolo manuale molto scorrevole, per disvelare come vediamo e cosa.

inception

Quando torna il sole, dopo giorni di nuvole, trovo la luce quasi dolorosa ma corroborante. La vedo con gli occhi, ma la sento con tutti i sensi. Mi raccontava un’ amica trasferita in Finlandia, che là si fanno bagni di luce (fototerapia) per mantenere vivace l’umore. Per chi è sensibile alle immersioni di luce vale un viaggio la mostra “AISTHESIS” a Villa Panza (Varese).

home-turrell

Si potrà immergersi nelle istallazioni di Robert Irwin e James Turrell artisti ambientali. “La luce”, materia prima delle loro opere, “, è concreta, palpabile: per illusioni ottiche e inganni percettivi vediamo cose che non ci sono. Il punto di vista, la nostra posizione nello spazio, i nostri sensi creano l’opera…. Aisthēsis (αἴσθησις), termine greco che dà il titolo alla mostra, indica la percezione legata a tutti i sensi. Il tatto e la vista costituiscono un tutt’uno: l’occhio non è staccato dal corpo e il corpo non lo è dalla mente.”

Villa Panza poi è uno degli splendidi spazi gestiti dal Fai, Fondo Ambiente Italiano: cosa aspettate a iscrivervi?
Per l’ultima FAIMARATHON 2013 c’era anche l’APP… aspetto la prossima.

Omanu. Acidulamaludica
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