Walter Mitty e una sfida fotografica per il 2014

Avete mai sognato ad occhi aperti? Avete presente quando si resta imbambolati e ci si perde nei pensieri ad immaginare una vita diversa, che non ci appartiene?
Questo è il problema di Walter Mitty, protagonista dell’ultimo film di Ben Stiller, che dirige e interpreta questa incredibile avventura. Non voglio raccontarvi il finale ma solo soffermarmi su un tema a me molto caro, che il film mette in risalto: l’immagine fotografica tra analogico e digitale.mitty_01
Nella storia la redazione del famoso giornale Life sta per essere sostituita per cedere il posto alla versione digitale della rivista. Molte persone vengono licenziate, a causa dei cambiamenti e quindi anche il posto di lavoro di Mitty all’archivio negativi analogici è in serio pericolo.
La sua avventura ha inizio con la ricerca di una singola foto, una parte di negativo perduta. Grazie a questa ricerca inizierà a vivere le avventure dei suoi sogni e scoprirà l’importanza di sperimentare le cose in prima persona.
Mi chiedo quindi, se non ci fosse stato quel pezzo di negativo, cosa avrebbe dovuto cercare il nostro eroe? Forse sarebbe rimasto alla scrivania e avrebbe cercato al massimo in qualche hard disk! Che fine faranno quindi tutti i nostri giga di immagini intangibili che quasi sempre dimentichiamo di stampare e di archiviare? Non so rispondere a questo dubbio che ci lascia il nuovo se non con un pò di nostalgia per l’analogico che già ci ha abbandonato.
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Un’altra bellissima riflessione che ci lascia questo film è quella sull’importanza di uno scatto. Spesso infatti la foto più bella è quella che decidiamo di non scattare per poterci vivere a pieno il momento, una foto che resterà per sempre solo dentro i nostri occhi e nella nostra memoria.
Dovremmo pensare un pò di più alle foto che facciamo, proprio oggi che non riusciamo nemmeno a gustarci una cena senza prima aver scattato una foto e averla condivisa su tutti i social. Il messaggio è proprio questo, cercare una volta in più di lasciare la macchina fotografica nella borsa e passare del tempo con le persone che ci stanno in fianco evitando di scattare cento foto inutili. Il consiglio si sà, va in primis per la sottoscritta. Per questo 2014 quindi la sfida è: meno selfie, meno piatti e più foto di qualità… ce la faremo?
Vi consiglio di non perdervi al cinema questo capolavoro, un film così bello e coinvolgente come non vedevo da molto tempo. Seguiamo il motto di Walter Mitty: stop dreaming, start living!

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Una chicca per appassionati: la macchina che usa il fotografo interpretato da Sean Penn è una Nikon F3/T, la versione in titanio della F3 disegnata da Giugiaro nel 1980.

Carola Speri
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