Google Street View ti porta in biblioteca

L’omino di questa foto vi dice qualcosa?
Se siete stati in una città famosa, negli ultimi mesi, forse vi è capitato di vederlo scorrazzare per strade e piazze armato di bicicletta e fotocamera. È uno degli incaricati di Google, che ha il compito di riprendere i luoghi più caratteristici del nostro pianeta dando così la possibilità anche a chi non ci si può recare di persona di conoscere monumenti, bellezze architettoniche e paesaggistiche. Dalla cattedrale di Notre Dame a piazza San Marco, a Venezia, dal Castello di Kumamoto agli abissi delle Galapagos, potrete fare un viaggio virtuale senza spendere nulla (se contiamo che in molte città si sta diffondendo la wi-fi gratuita, possiamo dire che il costo è proprio vicino allo zero), ammirando panorami e costruzioni antiche e moderne.

Viaggio attorno al mondo… dei libri

Da alcuni mesi questa iniziativa si è allargata anche alle biblioteche, che per una vera book addicted come me vanno annoverate tra le meraviglie del mondo.

Digitando su Google: site:plus.google.com “public library” “see inside”

potrete scoprire quali sono quelle che hanno aderito allo Street View Partner Program, lasciando entrare l’omino di cui sopra a curiosare tra gli scaffali.

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Accederete così al profilo Google+ della biblioteca e cliccando sul box See inside/Guarda dentro potrete gironzolare indisturbati tra gli scaffali della Canton Public Library, potrete spulciare tra le migliaia di volumi conservati nella biblioteca pubblica di Indianapolis, ammirare incantati l’angolo dedicata ai libri per bambini della Central Library Peterborough in Nuova Zelanda e scoprire gli ultimi arrivi alla San Diego Central Library.

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Certo, mancherà un ingrediente fondamentale: l’odore dei libri. Un profumo che inebria e avvolge.

Dal virtuale al reale il passo è breve

C’è già chi butta l’amo per fare business, suggerendo la possibilità di rendere questa realtà virtuale ancora più aumentata. L’iniziativa infatti, oltre alle biblioteche, sta coinvolgendo anche alcune librerie. Mettendo in comunicazione i profili Google+ (quello dell’esercizio commerciale in oggetto e il vostro) e l’applicazione Google Books, potreste addirittura individuare sullo scaffale il libro che vi interessa e acquistarlo direttamente online dallo shop di Cupertino. Ovviamente si tratta di un esperimento ancora under construction: taggare tutti i libri presenti nei bookstore sarebbe impossibile e la periodica redistribuzione degli stessi comporterebbe un continuo aggiornamento delle foto. Per ora, quindi, limitiamoci ad osservare. Molto attentamente.

Beatrice Borini
www.langolodeilibri.it
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