Di cosmesi biologica, web e app – come diventare esperte di inci

Nasco come beauty blogger: sul mio profilo come contributor per Girls geek dinner Verona trovate il link di un sito in cui si parla di bellezza, unghie e frivolity varie, giusto? Eppure nei vari post che ho scritto finora non ho mai toccato l’argomento beauty. Male, molto male! Quindi eccoci al mio debutto come beauty blogger “in prestito” su questo portale, ma senza abbandonare la mia vena geek!

Avrete senz’altro sentito parlare di cosmesi eco-bio, se non su internet magari nella vostra erboristeria di fiducia, o magari in tv. Non posso parlarvi di questo argomento in un solo articolo, servirebbe un sito a sé per riuscire ad essere esauriente, ma posso comunque affrontarlo alla larga dandovi qualche informazione utile: nessuno è mai morto per aver usato una crema contenente un silicone nella lista degli ingredienti, così come a me non è mai capitato nulla per aver usato ombretti con la paraffina liquida. Certo è che usare prodotti che non contengono ingredienti chimici fa bene a noi e fa bene al pianeta.

(Vi rimando anche alla lettura di un articolo molto specifico a riguardo scritto da una beauty blogger italiana – nella vita chimica farmaceutica – che può darvi un’idea abbastanza generica di cosa implichi usare cosmetici industriali).

Quindi eccoci al cuore di questo articolo: sapete cosa contengono i prodotti di bellezza che avete in casa? Quante volte vi siete “prese il disturbo” di leggere l’inci (= la lista di ingredienti) scritta sul retro di uno shampoo o di una crema? Immagino non moltissime. Allora vi spiego io come fare: si tratterà, d’ora in poi, di impiegare un paio di minuti del vostro tempo per dare un’occhiata a cosa sta per finire spalmato sul vostro viso.

Opzione 1 – Biodizionario.it

analisi_inci_martina (1)Un database di ingredienti: è stato il primissimo strumento per l’analisi degli ingredienti cosmetici fondato da persone motivate che hanno fatto del vegan/bio uno stile di vita. Dovrete armarvi di pazienza (e potenzialmente anche di una lente d’ingrandimento!) copiando uno ad uno le voci degli inci nel campo della ricerca. Ci metterete un po’, ma avrete un’analisi di tutti i componenti, identificati da una legenda di pallini verdi, gialli e rossi secondo il potenziale nocivo dell’ingrediente.

 

Opzione 2 – Forum.saicosatispalmi.com

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Visitate questo forum e avrete accesso a un infinito database di cosmetici già analizzati ingrediente per ingrediente, nonché recensioni di tali prodotti fatte dalle utenti del forum: due in uno. Se non ci fosse il prodotto che interessa a voi potete sempre iscrivervi e richiedere pareri agli altri utenti.

 

Opzione 3 – in-gredients.it (Chrome extension)

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Si tratta sia di un sito che di un’estensione per Google Chrome (comodissima, a me come beauty blogger ha cambiato la vita). Creato da Biofficina Toscana, brand di cosmesi biologica molto affermato nel mercato dell’eco-bio, multicertificato. Cercate l’inci del prodotto che vi interessa su Google, copiatelo, incollatelo nel campo apposito e fate invio: vi verrà restituita l’analisi dei componenti già comprensiva di pallini colorati. Può essere che qualche elemento non risulti nel database degli ingredienti: a quel punto dovrete solo guardare se nell’elenco compare l’ingrediente che interessa a voi, magari scritto in maniera leggermente diversa. Non c’è? Vi fate comunque un’idea abbastanza chiara di che ingrediente sia guardando i suoi simili.

 

Opzione 4 – Biotiful (app Android e iOS)

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Dite la verità: eravate arrivate a questo punto chiedendovi come mai non ci fosse un’app! C’è, c’è. La trovate sia per Android che per iOS. Corrispondono entrambe, comunque, a un portale online. Anche qui trovate la possibilità di cercare i singoli componenti e anche i prodotti già analizzati, ma – attenzione, che adesso arriva la “figata” – potete cercare direttamente il codice a barre del prodotto tramite l’apposito lettore dello smartphone. Ok, non sempre il prodotto c’è, specie perché essendo il database più recente deve ancora essere aggiornato, ma potete anche aggiungerlo voi o richiederne l’analisi.

 

Insomma, di opzioni ne avete finché volete. Potete non usarne nemmeno una o usarle tutte e diventare le nuove regine del bio, quello sta a voi. L’articolo in questione non vuole essere un invito a cambiare stile di vita, sia chiaro, ma secondo me prestare un po’  di attenzione a cosa ci mettiamo addosso male non fa. Ve lo dice una i cui capelli ringraziano assai, dopo aver dato l’addio a siliconi e parabeni. 😉

Spero di esservi stata utile almeno un pochino.

Al prossimo articolo!

Martina Aldegheri
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